Come abbiamo scritto in precedenza la Legge Finanziaria, approvata lo scorso dicembre dal Consiglio Regionale, ha modificato in maniera significativa, per le fasce di reddito più basse, le aliquote per il pagamento dell’Irpef dovuta alla Regione.
Cercheremo di spiegare nel modo più semplice possibile una materia piuttosto tecnica che, alla luce delle ultime modifiche, ha ingenerato molta confusione nella sua applicazione.
Cercheremo di spiegare nel modo più semplice possibile una materia piuttosto tecnica che, alla luce delle ultime modifiche, ha ingenerato molta confusione nella sua applicazione.
L’Irpef regionale è una tassa prevista da una legge nazionale, che ha imposto a tutte le regioni di applicare una addizionale fissa dello 0,9% sul reddito di ogni persona fisica. La legge ha previsto inoltre che fosse discrezione di ciascuna regione elevare questa aliquota facendo riferimento a delle fasce di reddito predeterminate, senza consentire però di scendere sotto lo 0,9%.
Fino allo scorso anno l’aliquota minima, per i redditi fino a 15.493,71 euro era dell’1,2% con un eccezione, introdotta dopo una lunga battaglia del Partito Pensionati, che prevedeva per i redditi fino a 10.329,14 euro, derivanti elusivamente da pensione, l’applicazione dell’aliquota ridotta (meglio sarebbe dire del minimo consentito dalla legge) dello 0,9%.
Fino allo scorso anno l’aliquota minima, per i redditi fino a 15.493,71 euro era dell’1,2% con un eccezione, introdotta dopo una lunga battaglia del Partito Pensionati, che prevedeva per i redditi fino a 10.329,14 euro, derivanti elusivamente da pensione, l’applicazione dell’aliquota ridotta (meglio sarebbe dire del minimo consentito dalla legge) dello 0,9%.
La novità di grande rilievo della Finanziaria regionale 2008 sta nel fatto che l’aliquota minima dello 0,9% è stata introdotta per tutti i redditi fino a 15.493,71, con un evidente vantaggio per tutte le fasce di popolazione a reddito medio-basso.
Molti pensionati ci hanno scritto chiedendoci perché la Giunta Regionale parli di abolizione dell’addizionale Irpef, dal 2008, mentre è tuttora in vigore l’aliquota dello 0,9%. La risposta è molto semplice: la Regione ha fatto tutto ciò che poteva, eliminando effettivamente la parte di Irpef che poteva cancellare, il resto dipende dal livello nazionale e ci auguriamo che il nuovo governo di Silvio Berlusconi riesca ad intervenire su questo, come su molti altri temi, che riguardano la dignità della vita di tanti cittadini a basso reddito.
La nuova tabella per l’applicazione dell’addizionale Irpef regionale:
a) fino a euro 10.329,14 0,9%
b) oltre euro 10.329,14 fino a euro 15.493,71 0,9%
c) oltre euro 15.493,71 fino a euro 30.987,41 1,3%
d) oltre euro 30.987,41 fino a euro 69.721,68 1,4%
e) oltre euro 69.721,68 1,4%
b) oltre euro 10.329,14 fino a euro 15.493,71 0,9%
c) oltre euro 15.493,71 fino a euro 30.987,41 1,3%
d) oltre euro 30.987,41 fino a euro 69.721,68 1,4%
e) oltre euro 69.721,68 1,4%