sabato 15 marzo 2008

Statuto Lombardia: Voto favorevole del Partito Pensionati.

Il 13 marzo 2008 il Consiglio Regionale ha approvato in prima lettura il nuovo Statuto della Regione Lombardia, che, se approvato in via definitiva nel mese di maggio, andrà a sostituire quello del 1971, ormai superato, sia a causa delle riforme costituzionali del 1999 e 2001, che hanno ridisegnato le competenze delle regioni, sia alla luce degli elementi di novità che hanno caratterizzato il dibattito politico negli ultimi anni.
Il nuovo testo ha visto la luce dopo un anno di intenso lavoro, che ha previsto l’istituzione di una commissione consiliare speciale e la convocazione di numerose sedute di audizione, con diversi esponenti della società civile lombarda.
Al confronto in commissione e in Aula ho partecipato con interesse e impegno, cercando, come sempre, di rappresentare le istanze dei cittadini lombardi, pensionati ed anziani in particolare.
Grazie al nostro contributo sono state accolte, già in commissione, alcune fondamentali proposte:
  • La tutela di tutte le forme di lavoro, non solo di quello dipendente, come proponeva il centrosinistra nel testo originario.
  • L’inserimento di un richiamo specifico sulla necessità di garantire la sicurezza dei cittadini.
  • L’inserimento della tutela degli anziani tra gli obiettivi prioritari dell’azione regionale
  • L’eliminazione della concertazione come unico metodo di governo. La concertazione è una delle procedure che possono essere adottate nell’iniziativa di governo, ma renderla norma statutaria significa dare ai sindacati confederali un inaccettabile potere di veto su qualsiasi politica regionale.
  • Nell’ottica di una maggiore attenzione alla trasparenza è stato stabilito che i candidati alle nomine da parte della Regione debbano essere sottoposti ad una audizione in Commissione, nella quale presentino una relazione sugli obiettivi che intendono perseguire.
Nel confronto in Consiglio Regionale è stata inoltre accolta una nostra proposta che demanda al Difensore Civico Regionale la tutela dei Pensionati.
Purtroppo anche in questo Statuto non mancano le ombre: la più grave, su cui abbiamo dato battaglia, riguarda i referendum abrogativi di leggi regionali. In passato il nostro partito aveva fatto ricorso a questo fondamentale strumento di democrazia per chiedere l’abrogazione di leggi ingiuste nei confronti dei pensionati e degli anziani, ora non sarà più possibile: saranno infatti 300.000 le firme da raccogliere per indire una consultazione referendaria. Con lo Statuto precedente le firme erano 90.000, ma su proposta dei consiglieri del Partito Democratico, purtroppo spalleggiati anche dal centrodestra, il numero è stato più che triplicato.
Così facendo solo lobby organizzate, con enormi finanziamenti a disposizione, potranno
sostenere i costi della raccolta firme. Ricordiamo che a livello nazionale le firme da raccogliere sono 500.000, prevederne 300.000 per la sola Lombardia significa negare ai cittadini il diritto al referendum.
Nonostante questa grave lacuna ho scelto di votare a favore dello Statuto perché il testo approvato rappresenta la migliore mediazione possibile e l’ispirazione di fondo coincide con la visione del Partito Pensionati: tutela della famiglia, attenzione agli anziani e ai disabili e valorizzazione del volontariato sono per noi principi irrinunciabili e siamo felici che ora facciano parte dei valori fondamentali della nostra Regione.