La Legge Regionale 8 novembre 2007 n.27 ha introdotto una nuova normativa sui canoni di locazione per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP), i cui principi ispiratori avrebbero dovuto essere l’equità e la sopportabilità per l’inquilino, nonché la sostenibilità economica del sistema.
L’obiettivo era quello di rendere più attuali i canoni e di personalizzarli grazie all’introduzione dell’indicatore economico ISEE-ERP.
L’ISEE-ERP si ottiene attraverso un calcolo matematico che considera per ciascuna famiglia il reddito percepito (detratte le tasse e le spese mediche), il patrimonio immobiliare e mobiliare posseduto e il numero dei componenti il nucleo.
L’entrata in vigore della nuova legge sui canoni era stata accompagnata da rassicurazioni ed annunci circa il contenimento degli aumenti, l’introduzione del contributo di solidarietà per le famiglie meno abbienti e l’eventuale fase transitoria di accompagnamento in caso di aumenti consistenti.
Tuttavia, nonostante i proclami, numerosi sono i cittadini lombardi che lamentano adeguamenti superiori anche al 50%.
Molto spesso si tratta di pensionati al minimo o di famiglie a basso reddito che stanno già pagando le conseguenze della crisi economica che il nostro Paese sta vivendo e dell’aumento generalizzato dei prezzi.
Il Partito Pensionati ha subito incalzato la Giunta regionale, presentando un’interpellanza datata 6 maggio 2008, con la quale si chiede un intervento per contenere gli aumenti dei canoni e si domanda se vi siano allo studio forme di sostegno alle famiglie assegnatarie di alloggi ERP, così come annunciato in sede di approvazione della Legge regionale n.27/2007.