Nelle scorse settimane il Consiglio Regionale della Lombardia ha discusso e approvato l’assestamento di bilancio 2008.
Tra i documenti allegati al provvedimento finanziario vi è anche un Ordine del Giorno, a prima firma Elisabetta Fatuzzo e sottoscritto da altri consiglieri di centrodestra, a favore delle famiglie monoreddito, sottoposte in Italia ad una grave forma di discriminazione. Bisogna infatti precisare che un nucleo familiare monoreddito, è tenuto a corrispondere al fisco una IRPEF notevolmente superiore rispetto a una famiglia che, pur essendo composta dallo stesso numero di membri, denunci un reddito analogo, percepito però da più di un componente.
In merito vi sono state pronunce molto chiare della Corte Costituzionale e dell’Unione Europea, che hanno invitato il Parlamento italiano a rimuovere questa grave ingiustizia, ma le Camere, negli anni scorsi, non hanno avuto la forza di modificare la legislazione vigente.
Come sappiamo, tra gli impegni del nuovo governo di centrodestra, c’è proprio la modifica della tassazione a carico delle famiglie e per questo abbiamo presentato l’Ordine del Giorno che impegna la Giunta Regionale a far sentire la voce della Lombardia, presso il Governo nazionale, in favore delle famiglie monoreddito e per l’introduzione del “quoziente familiare”.
Restiamo in attesa che l’argomento venga affrontato in sede nazionale, ma nel frattempo, il voto unanime del centrodestra lombardo sul nostro documento ci fa ben sperare per una rapida risoluzione della questione.
Tra i documenti allegati al provvedimento finanziario vi è anche un Ordine del Giorno, a prima firma Elisabetta Fatuzzo e sottoscritto da altri consiglieri di centrodestra, a favore delle famiglie monoreddito, sottoposte in Italia ad una grave forma di discriminazione. Bisogna infatti precisare che un nucleo familiare monoreddito, è tenuto a corrispondere al fisco una IRPEF notevolmente superiore rispetto a una famiglia che, pur essendo composta dallo stesso numero di membri, denunci un reddito analogo, percepito però da più di un componente.
In merito vi sono state pronunce molto chiare della Corte Costituzionale e dell’Unione Europea, che hanno invitato il Parlamento italiano a rimuovere questa grave ingiustizia, ma le Camere, negli anni scorsi, non hanno avuto la forza di modificare la legislazione vigente.
Come sappiamo, tra gli impegni del nuovo governo di centrodestra, c’è proprio la modifica della tassazione a carico delle famiglie e per questo abbiamo presentato l’Ordine del Giorno che impegna la Giunta Regionale a far sentire la voce della Lombardia, presso il Governo nazionale, in favore delle famiglie monoreddito e per l’introduzione del “quoziente familiare”.
Restiamo in attesa che l’argomento venga affrontato in sede nazionale, ma nel frattempo, il voto unanime del centrodestra lombardo sul nostro documento ci fa ben sperare per una rapida risoluzione della questione.
Di seguito il testo dell’ODG approvato dal Consiglio Regionale della Lombardia l’11-06-08:
Il Consiglio regionale della Lombardia
premesso che:
- in Italia i nuclei familiari monoreddito in condizioni di indigenza sono stimati in circa quattro milioni;
- l’attuale legislazione prevede una vera e propria penalizzazione nei confronti delle famiglie monoreddito che sono tenute a corrispondere un’IRPEF notevolmente superiore rispetto ad altri nuclei familiari, composti dallo stesso numero di membri e con lo stesso reddito, ma percepito da più di un componente;
- sono altresì penalizzate le famiglie non essendo previsto il meccanismo del quoziente familiare;
considerato che
- le sentenze della Corte Costituzionale n. 179/1976 e n. 358/1995 hanno denunciato la sperequazione presente nel sistema normativo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, in particolare nella parte riguardante la tassazione delle famiglie monoreddito;
- l’Unione Europea ha richiamato in alcune direttive, tra cui la 76/207, la necessità di garantire l’equità nel trattamento fiscale per le famiglie monoreddito;
- il calcolo del reddito familiare ad oggi non prevede l’applicazione del quoziente familiare che renderebbe più equa l’imposta sul reddito delle persone fisiche;
impegna la Giunta regionale ad intraprendere presso il Governo tutte le iniziative volte a superare l’attuale penalizzazione fiscale nei confronti delle famiglie monoreddito e ad introdurre nel sistema fiscale italiano il quoziente familiare.