mercoledì 8 febbraio 2012

MOZIONE per riconoscere il lavoro di agente di Polizia Penitenziaria tra le occupazioni usuranti

Ieri, in tarda serata, il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione, a prima firma Elisabetta Fatuzzo, per chiedere al Governo di ricomprendere nella lista dei lavori usuranti, l’agente di Polizia Penitenziaria. Attualmente, infatti, soltanto i turni notturni possono godere di tale riconoscimento.
L’emergenza  che  stanno  vivendo  da  anni  le  carceri  italiane  non  riguarda  solo  la popolazione detenuta, ma anche gli agenti di Polizia Penitenziaria, che operano all’interno degli istituti, in condizioni spesso difficili di sotto-organico e turni massacranti.
A tale proposito,  Elisabetta Fatuzzo (Consigliere Regionale del Partito Pensionati) ha dichiarato: “Ringrazio i colleghi che hanno sottoscritto e votato questo documento. E’ necessario dare il giusto riconoscimento ai lavoratori del settore penitenziario, costretti ad operare in un contesto difficilissimo e sottoposti ad uno stress psico-fisico molto pesante. Lavorare nella sezione di un penitenziario, magari sovraffollato e fatiscente, perennemente a contatto con situazioni difficili, non può essere considerato alla stessa stregua di un lavoro d’ufficio. Il fatto che tale lavoro venga svolto di giorno poco cambia, anzi, di giorno, con le sezioni in piena  attività,  è  anche  più  gravoso.  Mi  auguro  davvero  che  Governo  e  Parlamento vogliano tenere in considerazione questo appello che viene, all’unanimità dal Consiglio Regionale della Lombardia”

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE,
premesso che

  • la drammatica emergenza in cui, da anni, versa il sistema carcerario italiano è arrivata, in questi mesi, al massimo della gravità;
  • nelle  strutture  penitenziarie  italiane  sono  ospitate  oltre  70.000  persone,  molte delle quali in regime di custodia cautelare, contro una capienza prevista di massimo 45.000 detenuti;
  • tale  sovraffollamento  non  solo  è  contrario  ai  principi  costituzionali  in  materia  di espiazione delle pene, ma si ripercuote sul lavoro di migliaia di operatori, in particolare Agenti  di  Polizia  Penitenziaria,  che  si  trovano  a  svolgere  le  proprie  mansioni  in condizioni inaccettabili;
considerato che

  • l’organico  degli  agenti  di  polizia  penitenziaria,  da  anni  sottodimensionato,  costringe  i lavoratori a turni molto pesanti, con orari insostenibili, a contatto quotidiano con una realtà psicologicamente molto faticosa, in strutture, spesso, fatiscenti;
  • l’attuale normativa italiana (decreto legislativo 67/2011), ai fini previdenziali, considera il lavoro di Agente di Polizia Penitenziaria come mansione usurante soltanto per i turni notturni, mentre è proprio nelle ore diurne che si concentra il massimo dello stress per tale categoria di lavoratori;
richiamato

l’ordine  del  giorno  approvato  dal  Consiglio  Regionale  durante  la  seduta  straordinaria sull’emergenza  carceraria  del  17  gennaio  2012,  in  cui  si  fa  esplicito  riferimento  alla necessità di garantire la dignità del ruolo degli Agenti Polizia Penitenziaria;

IMPEGNA LA GIUNTA

A farsi portavoce, presso il Parlamento e il Governo, anche in vista della riforma del lavoro in discussione,  della  necessità  di  inserire  la  categoria  degli  Agenti  di  Polizia  Penitenziaria  nella lista dei lavoratori sottoposti a mansioni usuranti.

Elisabetta Fatuzzo
(Partito Pensionati)