Ieri, in tarda serata, il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione, a prima firma Elisabetta Fatuzzo, per chiedere al Governo di ricomprendere nella lista dei lavori usuranti, l’agente di Polizia Penitenziaria. Attualmente, infatti, soltanto i turni notturni possono godere di tale riconoscimento.
L’emergenza che stanno vivendo da anni le carceri italiane non riguarda solo la popolazione detenuta, ma anche gli agenti di Polizia Penitenziaria, che operano all’interno degli istituti, in condizioni spesso difficili di sotto-organico e turni massacranti.
A tale proposito, Elisabetta Fatuzzo (Consigliere Regionale del Partito Pensionati) ha dichiarato: “Ringrazio i colleghi che hanno sottoscritto e votato questo documento. E’ necessario dare il giusto riconoscimento ai lavoratori del settore penitenziario, costretti ad operare in un contesto difficilissimo e sottoposti ad uno stress psico-fisico molto pesante. Lavorare nella sezione di un penitenziario, magari sovraffollato e fatiscente, perennemente a contatto con situazioni difficili, non può essere considerato alla stessa stregua di un lavoro d’ufficio. Il fatto che tale lavoro venga svolto di giorno poco cambia, anzi, di giorno, con le sezioni in piena attività, è anche più gravoso. Mi auguro davvero che Governo e Parlamento vogliano tenere in considerazione questo appello che viene, all’unanimità dal Consiglio Regionale della Lombardia”L’emergenza che stanno vivendo da anni le carceri italiane non riguarda solo la popolazione detenuta, ma anche gli agenti di Polizia Penitenziaria, che operano all’interno degli istituti, in condizioni spesso difficili di sotto-organico e turni massacranti.
MOZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE,
premesso che
- la drammatica emergenza in cui, da anni, versa il sistema carcerario italiano è arrivata, in questi mesi, al massimo della gravità;
- nelle strutture penitenziarie italiane sono ospitate oltre 70.000 persone, molte delle quali in regime di custodia cautelare, contro una capienza prevista di massimo 45.000 detenuti;
- tale sovraffollamento non solo è contrario ai principi costituzionali in materia di espiazione delle pene, ma si ripercuote sul lavoro di migliaia di operatori, in particolare Agenti di Polizia Penitenziaria, che si trovano a svolgere le proprie mansioni in condizioni inaccettabili;
considerato che
- l’organico degli agenti di polizia penitenziaria, da anni sottodimensionato, costringe i lavoratori a turni molto pesanti, con orari insostenibili, a contatto quotidiano con una realtà psicologicamente molto faticosa, in strutture, spesso, fatiscenti;
- l’attuale normativa italiana (decreto legislativo 67/2011), ai fini previdenziali, considera il lavoro di Agente di Polizia Penitenziaria come mansione usurante soltanto per i turni notturni, mentre è proprio nelle ore diurne che si concentra il massimo dello stress per tale categoria di lavoratori;
richiamato
l’ordine del giorno approvato dal Consiglio Regionale durante la seduta straordinaria sull’emergenza carceraria del 17 gennaio 2012, in cui si fa esplicito riferimento alla necessità di garantire la dignità del ruolo degli Agenti Polizia Penitenziaria;
IMPEGNA LA GIUNTA
A farsi portavoce, presso il Parlamento e il Governo, anche in vista della riforma del lavoro in discussione, della necessità di inserire la categoria degli Agenti di Polizia Penitenziaria nella lista dei lavoratori sottoposti a mansioni usuranti.
Elisabetta Fatuzzo
(Partito Pensionati)
(Partito Pensionati)