Il Gruppo Partito Pensionati - Pensionati Lombardia ha presentato una mozione per la non pignorabilità degli animali da compagnia, chiedendo che la mozione sia discussa in Consiglio Regionale il 14 aprile. In allegato il testo della mozione.
MOZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE,
premesso che
• l’ordinamento italiano, ai fini del pignoramento, considera gli animali d’affezione alla stregua di beni mobili ed esclude tali specie dall’elenco di cui all’articolo 514 del Codice di Procedura Civile che cita esplicitamente i beni che non possono essere pignorati, elencando:
“le cose sacre e quelle che servono all'esercizio del culto; l'anello nuziale, i vestiti, la biancheria, i letti, i tavoli per la consumazione dei pasti con le relative sedie, gli armadi guardaroba, i cassettoni, il frigorifero, le stufe ed i fornelli di cucina anche se a gas o elettrici, la lavatrice, gli utensili di casa e di cucina unitamente ad un mobile idoneo a contenerli, in quanto indispensabili al debitore ed alle persone della sua famiglia con lui conviventi; sono tuttavia esclusi i mobili, meno i letti, di rilevante valore economico anche per accertato pregio artistico o di antiquariato; i commestibili e i combustibili necessari per un mese al mantenimento del debitore e delle altre persone indicate nel numero precedente; gli strumenti, gli oggetti e i libri indispensabili per l'esercizio della professione, dell'arte o del mestiere del debitore, le armi e gli oggetti che il debitore ha l'obbligo di conservare per l'adempimento di un pubblico servizio; le decorazioni al valore, le lettere, i registri e in generale gli scritti di famiglia, nonché i manoscritti, salvo che formino parte di una collezione”.
• circa 25 milioni di italiani vivono a contatto con un animale d’affezione o di compagnia;
considerato che
• il pignoramento di un animale domestico (e il conseguente allontanamento dalle persone che se ne prendono cura abitualmente) comporta un grave pregiudizio per il benessere dell’animale, oltre che del proprietario che se ne prende abitualmente cura, e rappresenta una grave violazione del principio sancito dall’articolo 13 del Trattato di Lisbona sull’Unione Europea che recita: “gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti”;
• la pignorabilità degli animali d’affezione è un’eventualità che oltre che svalutare il legame affettivo che si crea tra gli animali stessi e le persone che li accudiscono è in contrasto con le più recenti normative, approvate anche nel nostro Paese, a tutela degli animali d’affezione;
• il pignoramento dovrebbe colpire il patrimonio economico del debitore, evitando eccessi di pressione psicologica e, a tale proposito, l’articolo 514 del Codice di Procedura Civile include già, tra gli oggetti non pignorabili, alcuni beni quali: la fede nuziale, gli scritti di famiglia, le lettere, le decorazioni al valore ecc… che hanno valore eminentemente affettivo;
• in molti paesi europei, tra cui Austria e Germania, la non pignorabilità degli animali domestici è già stata da molto tempo, sancita per legge;
• la petizione on line che ha chiesto al Governo di modificare la normativa in materia di pignorabilità degli animali d’affezione ha raccolto oltre 150 mila firme e ha ottenuto l’adesione del Ministro dell’Ambiente e del Presidente delle Commissione Ambiente della Camera dei Deputati;
• è in discussione in queste settimane presso il Senato della Repubblica il “Collegato ambientale” e relativo emendamento modificativo dell’articolo 514 del Codice di Procedura Civile con l’obiettivo di eliminare la pignorabilità degli animali d’affezione.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
- a farsi interprete presso il Governo e il Parlamento dell’opportunità di una modifica dell’articolo 514 del codice di Procedura Civile, al fine di inserire tra i beni che non possono essere oggetto di pignoramento anche gli animali d’affezione e di compagnia;
- a inviare ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati il testo della mozione approvata, con la richiesta di inoltrarla ai Parlamentari, anche in vista della discussione del “Collegato ambientale”.
Elisabetta Fatuzzo
(Partito Pensionati – Pensionati Lombardia)